L’ARCHIVIO STORICO-NOTARILE

L’antico archivio e i beni bibliotecari della famiglia Comelli sono conservati all’interno delle sale dell’ala nord del Palazzo dove è possibile la sua consultazione da parte di studiosi, storici e cittadini interessati ad approfondire la realtà dell’Appennino Bolognese. L’archivio contiene senza dubbio documentazione di preziosa importanza per la storia della montagna data la scarsità di documenti reperibili.

Si deve alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna il riordino e la classificazione dello stesso consultabile anche via web.
Nell’archivio storico della famiglia Comelli si conservano una serie di manoscritti vergati nel corso dell’Ottocento da Giovan Battista Comelli che restituiscono informazioni utilissime per la storia della famiglia, di Bargi e di Bologna, per i continui riferimenti autobiografici e storici e per i numerosi riferimenti a uomini illustri. Il primo manoscritto delle Mie Memorie (1870-1873) esibisce, nella carta di guardia, un disegno marino costituito da due conchiglie contenenti il titolo del volume: «Archivio Comelli. Mie Memorie per i 4 anni 1870, 1871, 1872, 1873. Giov. Batt. Comelli».

La trama narrativa del testo, intreccia vicende generali e registrazione di avvenimenti nazionali e internazionali, con il minuto resoconto dell’agenda quotidiana del narratore, in uno scambio proficuo di esposizione storica in diretta e di registrazione autobiografica e familiare in progresso, è intessuto di allegati, disegni e schizzi di alberi genealogici.

Gli allegati sono veri e propri inserti, incollati nella pagina che riportano talora pensieri e riflessioni dello scrivente. Accanto a questi preziosi codici manoscritti si conservano una serie di buste contenenti documenti riguardanti la storia della famiglia, l’attività professionale notarile di alcuni membri della stessa tra XVI e XX secolo, oltre che materiale amministrativo e contabile riguardante la gestione patrimoniale del casato.